La società moderna in cui viviamo corre sempre più veloce e per starle dietro, molto spesso ti ammali o hai problemi di salute più o meno gravi. In generale si può affermare che sono in aumento le malattie metaboliche e le problematiche da stress come disturbi del sonno e ansia.
E non dobbiamo andare troppo indietro nel tempo per ritrovare una vita che, anche se più faticosa, forgiava e allenava di più il corpo a diventare forte rispetto ad oggi.
Il limite del progresso, delle comodità e dell’abbondanza di cibo hanno fatto perdere questo allenamento quotidiano tanto da portarti ad un indebolimento generale (concetto ben raccontato nel film Wall-E della Walt Disney, che ti invito a vedere).
Le 4 principali cause delle malattie odierne
Voglio spiegarti quali sono le cause per cui ti ammali e, soprattutto, che cosa puoi fare per restare in salute. Al primo e secondo posto vedrai che ci sono 2 variabili che dipendono da te, mentre le altre 2 non dipendono solo da te.
Il 50% delle cause quindi puoi “governarlo” tu: questa è una cosa positiva, perché sei in buona parte padrone e responsabile della tua vita. Puoi vivere impegnandoti per mantenere la salute o, sperare di non ammalarti.
Ti consiglio caldamente la prima soluzione. Sii l’artefice della tua vita, scopri quali sono queste cause e cambia qualcosa fin da subito.
Alimentazione scorretta
Prova a pensare di trovarti in una foresta e di doverti mettere a cercare del cibo. Io quando vado in montagna ci penso spesso: come potrei sfamarmi? Anche nei programmi di sopravvivenza in TV, l’aspetto che più si nota è che tutti mangiano molto poco. E se siamo sopravvissuti fino ad oggi, forse tanto brutta non è come abitudine.
Solo negli ultimi 40-50 anni la quantità di cibo è aumentata a dismisura e i ricordi di quando non ce n’era, hanno condizionato molto il modo di approcciarsi al cibo. Ancora oggi una bella abbuffata è sinonimo di convivialità e benessere.
Un secondo aspetto legato al cibo è legato al fatto che ci nutriamo di alimenti troppo raffinati e calorici.
Il risultato è una lenta e costante intossicazione del corpo con sintomi di stanchezza, gonfiore, stitichezza.
Consumiamo latticini quando ci sono migliaia di studi che dimostrano come rappresentino un fattore importante nell’aumentare lo stato infiammatorio generale. Beviamo ogni giorno un paio di caffè pensando siano pochi, senza accorgerci che è un forte irritante dei villi intestinali (infatti non a caso molte persone bevono il caffè e corrono in bagno). Il problema è che invece di pensare “Ho bevuto qualcosa che il mio corpo ha riconosciuto come così nocivo da cercare di espellerlo all’istante”, si crede che sia utile ad aiutare un intestino che invece è pigro. Come se uno si tirasse una martellata sul dito per poter stare qualche giorno a casa in mutua.
Mancanza di movimento
Muoversi poco è la seconda causa: la sedentarietà è causa di obesità e malattie metaboliche, di dolori e usure articolari.
Non mi dilungo su questo, ti lascio solo con un paragone: l’acqua di un torrente è limpida perché scorre, si muove. L’acqua di uno stagno, invece, è sempre ferma e si mostra torbida e sporca. Stessa cosa vale per il tuo corpo: non muoversi equivale a lasciare un’auto in balia delle intemperie. Prima o poi ne pagherà il conto.
Il vissuto personale
Arriviamo alla terza causa: ciò che vivi ti condiziona, eccome se lo fa! Molto più di quel che pensi!
Hai presente quando sei triste e di conseguenza ti mancano le energie? Oppure quando sei arrabbiato e i muscoli si irrigidiscono? E quando sei agitato e lo stomaco si chiude? Ecco, è tutto connesso.
Certo, quello che vivi non dipende sempre da te: anche un evento esterno ti può condizionare (ad esempio la malattia di una persona cara). Nella maggior parte dei casi, però, puoi mettere l’aspetto esperienziale sul podio delle cose che dipendono da te.
Puoi fare molto, ogni giorno, per muoverti verso ciò che ti piace e ti permette di essere felice: togliere le maschere, essere sinceri, essere te stesso, rifiutare quelle azioni che vanno contro i tuoi principi, ascoltare i tuoi bisogni senza essere sempre a disposizione degli altri e così via.
L’inquinamento
L’inquinamento è la quarta causa su cui puoi intervenire meno: l’aria, l’acqua e l’ambiente in generale sono meno puliti di poche decine di anni fa. Questo elemento non va sottovalutato perché il corpo e i suoi organi funzionano come un filtro: introducono aria e cibo da naso e bocca, facendoli uscire trasformati. Tutti gli inquinanti che vengono trattenuti intossicano il sistema portandolo verso la malattia.
Come puoi tutelarti?
Da un punto di vista alimentare devi informarti sulla qualità dei cibi e utilizzare quelli di origine biologica. E’ un buon inizio e ha anche un fine etico e sostenibile.
Bevi da bottiglie in vetro, meglio se riempite presso le casette dell’acqua: sicuramente è un buon modo per tutelarsi dai danni della plastica e rispettare l’ambiente. Meglio se l’acqua ha un ph alto, aiuterà a disinfiammare il corpo.
E poi fai attività fisica che ti permetta di sudare: questo è un buon modo per espellere i residui di sostanze chimiche contenute nei cibi come il controverso glifosato (l’erbicida agricolo più usato e contestato).
Ricapitolando, ricordati di seguire questi consigli:
- Mangia meno e mangia cibi di maggior qualità
- Pratica sport in modo costante
- Fai scelte chiare rispetto a ciò che ti rende felice e abbi il coraggio di essere te stesso
- Passa più tempo possibile all’aperto, in mezzo alla natura
Molte cose le conosci già? Bene.
Sono altrettante quelle che fai per prenderti cura di te stesso? Probabilmente molte meno, soprattutto se valuti la tua costanza nel metterle in pratica. Da oggi sai come restare in salute!
E ricordati che i risultati si hanno con la frequenza e non con l’intensità. Meglio fare una passeggiata di 15 minuti tutti i giorni che andare a camminare solo il sabato per 2 ore. Meglio imparare ad alimentarsi in modo sano che fare 6 mesi di dieta quando ti accorgi di essere ingrassato 10 chili. Meglio essere te stesso ogni giorno che avere il bisogno di sparire in vacanza dicendo: “Non voglio più vedere nessuno se no mi viene un esaurimento!”
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